5. Quali possono essere le conseguenze di un terremoto?

Le conseguenze dirette di un terremoto sono da porre in relazione a:

  • Lo scuotimento del suolo: il pericolo principale durante un terremoto è l’effetto prodotto dallo scuotimento del terreno sugli edifici, poiché forti scuotimenti del terreno (o la deformazione del terreno di fondazione) possono seriamente danneggiare gli edifici finanche distruggerli completamente. Terremoti di intensità moderata possono produrre la liquefazione di terreni sciolti: sabbie o terreni saturi d’acqua perdono la loro capacità portante e le fondazioni sprofondano nel terreno. Forti onde sismiche di superficie possono innescare frane, colate di fango e valanghe in corrispondenza di pendii ripidi a causa delle forti sollecitazioni meccaniche indotte nei terreni;
  • Dislocazioni del terreno: laddove si sviluppano fenomeni di subsidenza o dislocazioni orizzontali, si producono ingenti danni alle strutture ed alle infrastrutture costruite in corrispondenza della faglia. Se la faglia raggiunge la superficie, è altamente probabile che si generino danneggiamenti importanti ed ampi.
Immagine 1: La torre dell’orologio di Finale Emilia (Provincia di Modena, Italia), distrutta a seguito del sisma del 20 maggio 2012, di magnitudo 5.9, che ha colpito l’Emilia. Fonte: http://www.thepostinternazionale.it

Altre importanti conseguenze indirette dei terremoti sono:

  • Alluvioni: in caso di terremoto, dighe ed argini possono subire danni. Se questi danni sono rilevanti, l’acqua può fuoriuscire dall’alveo causando alluvioni che, a loro volta, possono danneggiare strutture e provocare l’annegamento di persone;
  • Maremoti: forti scuotimenti sismici, che interessano il fondale marino, trasmettono l’energia sismica all’acqua e nel mare si generano e si propagano onde di grande ampiezza. Le coste colpite da un maremoto possono subire ingenti danni a cose e persone;
  • Incendi: se le linee elettriche e del gas vengono danneggiate dal terremoto, si possono sviluppare incendi, con ulteriore incremento di danni e distruzioni; esempi di città distrutte da incendi causati da terremoti sono San Francisco (1906) e Lisbona (1755).
  • Frane: vi è ampia documentazione relativa ad eventi franosi innescati da terremoti, poiché le onde sismiche incrementano la pressione interstiziale all’interno di corpi di frana quiescenti od attivi, determinandone la repentina attivazione.
  • Fratture del terreno e liquefazione: il repentino incremento della pressione interstiziale può determinare lo sviluppo di fratture del terreno e di fenomeni di liquefazione in depositi sabbiosi poco addensati, a basse profondità (meno di 20 m dal piano campagna) e qualora immersi in falda. Questi fenomeni possono causare, tra l’altro, instabilità strutturale degli edifici, a seguito di fuoriuscite di sabbia che, come conseguenza, portano allo sviluppo di vuoti nel terreno al di sotto delle fondazioni.

I terremoti non costituiscono un pericolo diretto alle persone in spazi aperti, dove non si hanno cadute di oggetti o collasso di edifici: in questi casi, le persone non saranno esposte ad impatti importanti.

Immagine 2: Fratture del terreno e fenomeni di liquefazione manifestatisi a San Carlo (Provincia di Ferrara, Italia) a seguito del terremoto del 20 maggio 2012 che ha colpito l’area emiliana (foto di D. Castaldini).