Le conseguenze di un terremoto possono essere ridotte od amplificate in base ai comportamenti individuali ed alle politiche di sviluppo delle comunità (o, in alcuni casi, alla mancanza di politiche).
- Comportamenti: in caso di allarme o di crisi, è essenziale, per tutti coloro che abitano in aree a rischio sismico, conoscere bene le istruzioni ed i piani d’emergenza; tutti dovrebbero partecipare nel modo corretto alle azioni intraprese dalle squadre e dalle autorità di protezione civile;
- Politiche di sviluppo: nelle aree a rischio sismico si devono adottare adeguate politiche di sviluppo e le comunità locali devono conoscere i livelli di rischio relativi alle diverse aree del territorio; le autorità pubbliche devono adottare adeguate regole ingegneristiche anti-sismiche per garantire la sicurezza degli edifici, la resilienza delle fabbriche e la continuazione delle attività sociali.
Se i comportamenti e le politiche di sviluppo non tengono in sufficiente considerazione il rischio sismico, le conseguenze dei terremoti possono essere significative e drammatiche, sia per gli individui che per la società intera.
La scelta di ubicare, in un’area a rischio sismico, elementi e funzioni strategici sotto i punti di vista economico, sociale e politico, può avere evidenti ripercussioni: in caso di terremoto, elementi e funzioni importanti possono essere danneggiati od interrotti, con conseguenze negative per lo sviluppo di una comunità.
In ogni caso, scelte politiche adeguate e progressi nelle modalità di costruire permettono di vivere con un sufficiente livello di sicurezza in aree a rischio sismico: le nuove strutture ed infrastrutture possono essere costruite con criteri anti-sismici accurati, mentre le costruzioni meno recenti possono essere migliorate, dal punto di vista anti-sismico, affinché possano resistere a futuri terremoti. Lo stesso vale per le attività sociali ed economiche: le attività di preparazione e di prevenzione possono rafforzare la resilienza delle comunità e rappresentano, in tal modo, lo strumento principale per garantire la sicurezza in aree sismiche.
La ricerca e lo sviluppo possono dare un contributo positivo all’innovazione nel campo della sicurezza sismica: quest’ultima si basa sulle capacità di innovazione nei campi della scienza, dell’ingegneria, della pianificazione territoriale, dell’organizzazione istituzionale, della gestione dell’emergenza ecc.
Poiché i terremoti non si possono ancora prevedere, l’unico modo per ridurre il rischio sismico di un’area è ridurne la vulnerabilità e gli elementi esposti attraverso:
- Misure strutturali: nuovi edifici costruiti con tecniche anti-sismiche ed adeguamento degli edifici esistenti;
- Misure non-strutturali: piani d’emergenza, informazione, educazione, scelte politiche ecc.