6. I comportamenti umani possono influenzare le conseguenze di un terremoto?

Le conseguenze di un terremoto possono essere ridotte od amplificate in base ai comportamenti individuali ed alle politiche di sviluppo delle comunità (o, in alcuni casi, alla mancanza di politiche).

  • Comportamenti: in caso di allarme o di crisi, è essenziale, per tutti coloro che abitano in aree a rischio sismico, conoscere bene le istruzioni ed i piani d’emergenza; tutti dovrebbero partecipare nel modo corretto alle azioni intraprese dalle squadre e dalle autorità di protezione civile;
  • Politiche di sviluppo: nelle aree a rischio sismico si devono adottare adeguate politiche di sviluppo e le comunità locali devono conoscere i livelli di rischio relativi alle diverse aree del territorio; le autorità pubbliche devono adottare adeguate regole ingegneristiche anti-sismiche per garantire la sicurezza degli edifici, la resilienza delle fabbriche e la continuazione delle attività sociali.
Map of seismic hazard in Italy. Different colours indicate the excess in Peak horizontal Ground Acceleration (PGA) compared to normal Gravity Acceleration (g: 9,80 m/s2). PGA of 0,1g can damage built structures. Source: www.ingv.it

Se i comportamenti e le politiche di sviluppo non tengono in sufficiente considerazione il rischio sismico, le conseguenze dei terremoti possono essere significative e drammatiche, sia per gli individui che per la società intera.

La scelta di ubicare, in un’area a rischio sismico, elementi e funzioni strategici sotto i punti di vista economico, sociale e politico, può avere evidenti ripercussioni: in caso di terremoto, elementi e funzioni importanti possono essere danneggiati od interrotti, con conseguenze negative per lo sviluppo di una comunità.

In ogni caso, scelte politiche adeguate e progressi nelle modalità di costruire permettono di vivere con un sufficiente livello di sicurezza in aree a rischio sismico: le nuove strutture ed infrastrutture possono essere costruite con criteri anti-sismici accurati, mentre le costruzioni meno recenti possono essere migliorate, dal punto di vista anti-sismico, affinché possano resistere a futuri terremoti. Lo stesso vale per le attività sociali ed economiche: le attività di preparazione e di prevenzione possono rafforzare la resilienza delle comunità e rappresentano, in tal modo, lo strumento principale per garantire la sicurezza in aree sismiche.

La ricerca e lo sviluppo possono dare un contributo positivo all’innovazione nel campo della sicurezza sismica: quest’ultima si basa sulle capacità di innovazione nei campi della scienza, dell’ingegneria, della pianificazione territoriale, dell’organizzazione istituzionale, della gestione dell’emergenza ecc.

Poiché i terremoti non si possono ancora prevedere, l’unico modo per ridurre il rischio sismico di un’area è ridurne la vulnerabilità e gli elementi esposti attraverso:

  • Misure strutturali: nuovi edifici costruiti con tecniche anti-sismiche ed adeguamento degli edifici esistenti;
  • Misure non-strutturali: piani d’emergenza, informazione, educazione, scelte politiche ecc.
Immagine 2: Classificazione sismica dei comuni italiani. Rosso: alto livello di pericolo; arancione: medio livello di pericolo; giallo: besso livello di pericolo. Crediti: Dipartimento di Protezione Civile; Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Italia.