1. Cos’è un’emergenza radiologica?

Col termine “emergenza radiologica” ci si riferisce, in genere, ad incidenti nucleari o radiologici in occasione dei quali vengono emessi significativi livelli di radioattività a cui vengono esposti persone ed operai.

La sorgente di radiazione è rappresentata dalle radiazioni ionizzanti – ovvero il flusso di particelle alfa, beta e gamma – che sono, in sostanza, il prodotto del decadimento radioattivo. Quando l’energia delle radiazioni viene assorbita dalla materia, si innescano modificazioni chimiche ai livelli molecolare ed atomico. La quantità di energia radioattiva assorbita per grammo di materia viene chiamata “dose assorbita”. Quando la dose assorbita è molto grande, gli effetti negativi sui tessuti umani possono divenire talmente estesi che il corpo non è più in grado di generare nuovo tessuto. In questo modo, gli effetti divengono visibili e possono mostrare somiglianze con quelli prodotti dalle bruciature, anche se hanno una capacità di penetrazione maggiore e durano più a lungo nel tempo. Se si viene esposti a livelli estremamente alti di radiazione, la morte può sopravvenire nel giro di poche ore, giorni o settimane.

Gli esseri umani sono esposti soprattutto alle radiazioni naturali provenienti dal sole, dai raggi cosmici e da elementi radioattivi naturali che sono presenti nelle rocce, nel cibo e nell’ambiente. Il radon, che proviene dal terreno, è un’altra importante sorgente di radiazioni naturali. I raggi cosmici sono composti da protoni energetici, elettroni, raggi gamma e raggi x. I principali elementi radioattivi che si trovano nella crosta terrestre sono l’uranio, il torio, il potassio ed i loro isotopi radioattivi. Questi elementi emettono particelle beta ed alfa o raggi gamma.

Le quantità di radiazioni, legate alla presenza di industrie nucleari e di sorgenti radioattive di origine antropica, a cui la popolazione è esposta, rappresenta l’1% della quantità di radiazioni di origine naturale. Ma la situazione è ovviamente diversa qualora si verifichino incidenti nucleari o radiologici, in cui le persone possono venire esposte a quantitativi di radiazione in grado di causarne la morte.