3. Perché si verificano gli incendi paesaggistici?

Ogni anno, gli incendi paesaggistici causano danni agli ecosistemi e minacciano anche le aree residenziali come le aziende agricole, i villaggi e le periferie delle città. Sono molti i fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di incendio, come le alte temperature e i periodi di siccità prolungati, i forti venti, la configurazione dei combustibili a terra e la vegetazione estremamente infiammabile.

Un incendio che minaccia una zona residenziale. Fonte: N. Giakoumidis.
L'11 luglio 2011 un incendio di sterpaglie ha fatto esplodere a un deposito di munizioni in una base navale di Cipro (a sinistra).
L'esplosione del deposito ha anche distrutto la centrale elettrica principale dell'isola, situata nella zona di Vassiliko alla periferia di Limassol, interrompendo l'alimentazione elettrica (a destra). Questo esempio dimostra che gli incendi si stanno diffondendo su elementi paesaggistici naturali, culturali e industriali. Fonte: Marina di Cipro.

Il “Triangolo del Fuoco” è un modo semplice per capire come si verificano gli incendi paesaggistici. Ogni lato del triangolo rappresenta uno dei tre componenti necessari per avere un incendio- ossigeno, calore e combustibile. Quando non c’è abbastanza calore generato per sostenere il processo, quando il combustibile è esaurito, rimosso o isolato, o quando l’alimentazione di ossigeno è limitata, allora un lato del triangolo si rompe e l’incendio si spegne.

Il "Triangolo del Fuoco"

Calore

Una fonte di calore è necessaria per l’accensione iniziale dell’incendio, e il calore è necessario anche per mantenere il fuoco e permetterne la diffusione. Il calore permette la propagazione dell’incendio rimuovendo l’umidità del combustibile nelle vicinanze, riscaldando l’aria circostante e preriscaldando i combustibili sul suo percorso, consentendogli di diffondersi con maggiore facilità.

Combustibile

Il combustibile è qualsiasi tipo di materiale combustibile. La sua prontezza all’accensione e alla diffusione è determinata dal contenuto di umidità (quanto è umido il combustibile), dalle dimensioni e forma, dalla sua distribuzione all’interno di un ecosistema o nel paesaggio.

Ossigeno

L’aria contiene circa il 21% di ossigeno e gli incendi paesaggistici richiedono almeno il 16% di ossigeno per bruciare. I combustibili che bruciano reagiscono con l’ossigeno dell’aria circostante e rilasciano calore e prodotti della combustione, come ad esempio il fumo (emissioni di gas e particelle sottili), pericolosi per la salute umana, e le braci incandescenti, che possono innescare nuovi incendi.