2. Quali tipi di valanghe esistono?

Le valanghe vengono classificate in base alle loro caratteristiche morfologiche e sono stimate o in base al loro potenziale distruttivo od alla massa coinvolta nel movimento.

Di seguito verranno presentate le tipologie di valanga sulla base delle loro proprietà generali:

  • Valanghe a lastroni
  • Valanghe di neve incoerente
  • Valanghe fangose
  • Valanghe di neve secca e valanghe polverose

VALANGHE A LASTRONI: possono assumere nomi differenti in base al contenuto di umidità degli strati, all’uso del suolo (roccia, suolo o alberi) ed alla profondità della frattura.

Valanghe a lastroni di neve asciutta: in questa tipologia è presente uno strato di neve coesiva ed a bassa umidità (lastrone) al cui interno vi è uno strato a debole resistenza meccanica in cui ha inizio la frattura. La frattura si propaga fino a determinare un isolamento del lastrone da ogni possibile supporto (fianchi, base, coronamento) e da qui la valanga ha inizio. Le densità dei lastroni possono andare, statisticamente, da 100 a 300 kg/m3.

Valanghe a lastroni di neve bagnata: si verificano in seguito a tre possibili meccanismi: 1- aumento di carico dovuto a precipitazioni (pioggia), 2- decadimento della resistenza meccanica di uno strato interno al manto nevoso a causa della percolazione di acqua, 3- lubrificazione da parte dell’acqua di una superficie di scorrimento, parzialmente o totalmente impermeabile all’acqua. A volte, la frattura interessa l’intero spessore del manto nevoso, ed a valanga avvenuta, il suolo o la roccia sottostanti possono affiorare. In questo caso si parla di “valanga di fondo”.

Figure 2 - Dry slab avalanche: the "crown" of the slab is the fracture cutting the snow pack on the left side of the picture. A small slab is still present just below the crown, while wider slabs are visible in front of the tree. Source: www.thekyrgyzstanplan.com

VALANGHE DI NEVE INCOERENTE: la neve incoerente è dotata di coesione debole se non nulla. Le valanghe di neve incoerente si formano sulla superficie del manto nevoso ed il loro movimento iniziale coinvolge proprio il primo spessore superficiale del manto stesso. Sono facilmente riconoscibili poiché iniziano da un punto e formano, durante la discesa a valle, un tracciato di forma triangolare. Le valanghe naturali sono innescate da una locale perdita di coesione dovuta al metamorfismo dei grani di neve od all’effetto del riscaldamento solare o della pioggia. Spesso hanno inizio vicino a rocce affioranti che trasmettono calore al manto nevoso adiacente determinandone la parziale fusione.

Valanghe di neve incoerente asciutta: si formano solitamente qualora si abbiano temperature dell’aria particolarmente fredde ed assenza di vento, ovvero condizioni che determinano basse densità del manto nevoso superficiale.

Valanghe di neve incoerente bagnata: si originano a seguito di una rapida fusione della neve, causata dal riscaldamento del sole, dalla pioggia o dal trasferimento di calore da superfici relativamente più calde.

Figure 3 - Wet loose snow avalanche, with its classic pear-shape, developing just below trees on a rock outcrop. The localized snow melting is probably occurring at dark surfaces, such as trees and rocks, favoring snow pack instability. The phenomenon is quite widespread in the area, as many other loose avalanches can be seen over the entire slope. Source: www.juneauempire.com

VALANGHE FANGOSE: in questa tipologia di valanga il flusso di neve è simile al flusso di fango con un’alta percentuale di acqua. Misure di densità effettuate nei depositi di valanghe fangose hanno mostrato valori anche superiori a 1000 kg/m3, come conseguenza della composizione che tali depositi solitamente hanno, ovvero un insieme incoerente di neve, ghiaccio, acqua, detriti di roccia, suolo e vegetazione. Sono solitamente parzialmente o completamente saturi in acqua. La temperatura della neve è prossima a 0°C. Le valanghe fangose hanno luogo principalmente alle alte latitudini, grazie alla rapida fusione che si verifica con l’inizio della primavera, quando i raggi solari forniscono calore diretto al manto nevoso che per mesi è stato soggetto a forti gradienti termici ed alla mancanza di radiazione solare. Molti esempi di questa tipologia di valanghe si possono trovare nella Norvegia settentrionale ed in Alaska.

Figura 4: La fotografia mostra una valanga fangosa che, dopo un percorso all'interno di un canalone, deposita il suo carico su di un cono detritico/alluvionale, coperto di neve. Si notino i diversi "rami" che caratterizzano il deposito, creati dal flusso della valanga nel suo movimento verso valle: essi mostrano caratteri morfologici simili a quelli dei depositi delle colate detritiche. Causa principale di questa particolare morfologia deposizionale è l'alto contenuto in acqua del carico nevoso. Fonte: www.unis.no

VALANGHE DI NEVE SECCA E VALANGHE POLVEROSE: queste tipologie di valanghe possono essere presenti qualora il contenuto di umidità sia basso, la densità della neve sia prossima a 100 kg/m3 o inferiore, la temperatura della neve sia inferiore a 0°C e lo spessore del manto nevoso sia superiore al metro. Successivamente al distacco della valanga, si forma una nuvola polverosa contenente neve ed aria.

Valanghe di neve secca: questa tipologia di valanghe presenta un nucleo di neve densa alla base della massa nevosa in movimento. Si è stimato che circa un terzo del volume del nucleo denso sia occupato da neve e che circa due terzi siano occupati da aria. Nella nuvola polverosa che può svilupparsi al di sopra, solo l’1% del volume è occupato da neve, mentre il restante 99% è occupato da aria. Pertanto, la densità è circa un ordine di grandezza superiore, nel nucleo denso, rispetto alla nuvola polverosa. Solitamente lo spessore del nucleo denso è inferiore a 5 m, mentre quello della nuvola polverosa può raggiungere alcune decine di metri. La decelerazione avviene in modo rapido in corrispondenza della zona di esaurimento della valanga.

Valanghe polverose: non presentano alcun nucleo denso al loro interno. Ogni valanga di neve polverosa, a notevole velocità, può essere caratterizzata da una nuvola polverosa, pertanto può risultare difficile distinguere tra valanghe polverose e valanghe di neve secca. Per distinguerle occorre osservarne attentamente il deposito, gli effetti distruttivi o le caratteristiche di scorrimento per riconoscere la presenza o meno del nucleo denso. In una valanga polverosa, quasi tutta la massa risulta in sospensione e caratterizzata da dinamica turbolenta. Si originano spesso a seguito di crolli di ghiaccio sul manto nevoso, provenienti da cascate di ghiaccio sub-verticali. La loro velocità può a volte superare quella delle valanghe di neve secca, ma poiché la densità risulta minore, il loro potere distruttivo risulta inferiore.