12. Che tipi di carte esistono per i terremoti?

In generale, le carte utilizzate per affrontare il rischio sismico possono essere di diverso tipo:

  • Carte scientifiche: descrizione scientifica della struttura geologica e delle caratteristiche sismiche (tipo di geologia, faglie, zone a differente accelerazione massima al suolo, carte di pericolosità, carte macrosismiche che mostrano gli impatti dovuti a precedenti terremoti, carte geomorfologiche ecc.);
  • Carte d’emergenza: individuano le aree colpite, gli elementi a rischio, i percorsi di fuga ecc.;
  • Carte di pianificazione territoriale: descrivono gli usi e le politiche che devono regolare le diverse zone in cui è stato suddiviso il territorio;
  • Carte dei rischi e delle risorse prodotte dalle comunità locali: elaborate dalle comunità locali (scuole, organizzazioni) con la finalità di acquisire e diffondere la conoscenza dell’area, la consapevolezza dei rischi e delle risorse presenti (forze di protezione civile, aree di raccolta, luoghi sicuri ecc.).
Map of seismic hazard for the Near East region, expressing Peak Ground Acceleration expected at 10% probability of exceedance in 50 years, produced jointly by GSHAP and the UNESCO/USGS RELEMR project . Compilation of the GSHAP regional seismic hazard for Europe, Africa and the Middle East G. Grünthal, C. Bosse (GeoForschungsZentrum Potsdam, Germany), S. Sellami, D. Mayer-Rosa & D. Giardini (ETH Zurich, Switzerland) Source: http://www.seismo.ethz.ch

In genere, queste tipologie di carte sono disponibili presso:

  • Autorità locali: Municipi, Prefetture, Protezione Civile;
  • Università, centri di ricerca scientifica ed istituti/osservatori sismici;
  • Organizzazioni locali di cittadini.

Limitazioni alle informazioni:

In alcuni casi, l’accesso ad alcuni dei temi descritti nelle carte d’emergenza può essere limitato, poiché in caso di crisi, alcune informazioni (come l’ubicazione di banche, grandi infrastrutture strategiche, siti militari, assicurazioni, fabbriche ecc. …) possono essere gestite solo dalle autorità e dalle strutture operative.

Immagine 2: Il terremoto dell’8 gennaio 2006 (Mw 6.7) al largo dell’isola di Kythira, Grecia meridionale: osservazioni sismologiche, di strong motion e macrosismiche di un sisma verificatosi a profondità intermedie. Konstantinos I. Konstantinou, Ioannis S. Kalogeras, Nikolaos S. Melis, Moissis C. Kourouzidis e George N. Stavrakakis. Fonte: Osservatorio Nazionale di Atene (http://www.gein.noa.gr/services/kith.html)
The Macroseismic intensity and the isoseismal map of the 26/12/2003 Bam earthquake, Iran Source: Bam (SE Iran) earthquake of 26 December 2003, Mw6.5: A Preliminary Reconnaissance Report Dr Sassan Eshghi1 and Dr Mehdi Zaré2 International Institute of Earthquake Engineering and Seismology, http://www.iiees.ac.ir/English/bank/bam/bam_report_english_recc.html