La risposta a questa domanda è “si”, sebbene a volte la prevenzione possa essere molto difficile e costosa. Esistono diverse tecniche per ridurre gli effetti di una valanga. Queste possono essere classificate in due gruppi, in base ai punti di applicazione, alla tipologia di valanga, alla dimensione dell’area interessata, ai risultati attesi a breve e a lungo termine ed ai loro costi, come da elenco che segue:
- A) Tecniche di prevenzione permanenti
A.1) Tecniche di prevenzione permanenti, attive (Applicate nelle aree di distacco)
Terrazzi in terra, riforestazione, palificate, treppiedi, ponti da neve, reti da neve, staccionate respingi-vento, pannelli da vento ecc.
A.2) Tecniche di prevenzione permanenti, passive (Applicate nelle zone di transito e di arresto)
Muri deflettori, muri d’arresto, cunei, cumuli e canali d’arresto, tunnel, avvisi stradali e sistemi di chiusura preventiva delle strade, tecniche di consolidamento degli edifici e delle fondazioni.
- B) Tecniche di prevenzione temporanee
B.1) Tecniche di prevenzione temporanee, attive
Catex (uso di esplosivi trasportati via cavo), Gaz-Ex (esplosivi a gas compresso), cariche esplosive gettate a mano, Avalhex…
B.2) Tecniche di prevenzione temporanee, passive
Osservazioni del manto nevoso e dell’attività valanghiva, cartografia, evacuazione di aree a rischio valanghe e divieti d’accesso ad aree a rischio…